La Medaglia d'oro Calabria
La Medaglia d’Oro Calabria è il riconoscimento che il Brutium conferisce a personalità nate in Calabria e che si sono distinte con la loro vita e le loro opere onorando la loro Terra. Coniata dallo scultore Alessandro Monteleone, raffigura la tipica “pacchiana” che con la cesta in testa piena di ricordi lascia il suo paese natio ( a destra) per andare a Roma (S.Pietro a sinistra). Monteleone in questa medaglia ha scolpito l’eterna ferita del calabrese che ha spesso dovuto lasciare la sua casa in calabria per bisogno e per trovare certezza di vita altrove, nel mondo e, in questo caso, a Roma.
Il Brutium, il 2 aprile di ogni anno celebra in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, la FESTA DEI CALABRESI NEL MONDO, in concomitanza con la festa di S. Francesco di Paola, Patrono della Calabria.In questa occasione i calabresi che vivono a Roma, in Italia e nel mondo si ritrovano accomunati dal grande desiderio di confrontarsi su temi a loro cari.
Durante questa “ Festa” vengono consegnate le Medaglie d’Oro Calabria: la prima, nel 1966, è andata a S.E. Silvio Tavolaro, Presidente della Suprema Corte di Cassazione e negli anni si sono susseguite importanti personalità del mondo della politica, della cultura, dello spettacolo e della magistratura non dimenticando anche figli di Calabria protagonisti di varie fasce sociali non conosciuti dai media , ma degni di un riconoscimento che vuole premiare il merito anche di coloro che lavorano ogni giorno onestamente senza clamore.
Il Brutium non va inteso come un ente racchiuso entro gli angusti confini di sapore regionale, né come circolo ricreativo che esaurisce il suo compito in svaghi di carattere vario, blandendo quella latente nostalgia che è in ciascuno, al ricordo del focolare da cui mise le ali per spaziare lontano.
Questa associazione ha un’essenza più vasta e profonda: partendo dal focolare antico che resta simbolo nell’attuale disorientamento che ci coinvolge tutti, vuol ridestare la coscienza di sé, dei propri valori, storici, etici e morali. Il Brutium intende mantenere accesa la fiaccola della civiltà, facendo conoscere e valorizzando ogni settore dell’ingegno umano e mentenendo viva la continuità di tradizioni, sentimenti, di speranze.
E’ un fine, quello di Brutium che infrange ogni confine, che annulla ogni distanza, che tutti vuole idealmente uniti, pellegrini di tutte le strade, nel grande cuore materno di Roma, per l’affermazione ela difesa di quegli alti valori di intelligenza, di ingegno, di civiltà, di operosità, di tenacia.Da 50 anni il Brutium attua un vasto programma in nome del quale i calabresi possono rinsaldare i propri vincoli di affetto per la terra di origine, in una comune volontà di reciproca collaborazione e mutuo sostegno, all’insegna della solidarietà ed in nome di quei principi di onore, di rispetto, di lealtà, che hanno caratterizzato, in tutti i tempi i discendenti degli antichi Brutii.
Da sempre il Brutium ha voluto impegnarsi per mantenere i rapporti della Calabria con i corregionali sparsi per il pianeta per rafforzare il rapporto con la popolazione più anziana dei calabresi all’ estero ma anche per coinvolgere le generazioni più giovani evitando il rischio che i figli dei nostri emigrati perdano la conoscenza delle loro origini.Sappiamo quanto i nostri fratelli sparsi nel mondo siano diventati protagonisti in molti casi sia nel campo dell’imprenditoria che in quello delle istituzioni dei Paesi che li hanno accolti e sappiamo anche come tanti giovani professionisti o semplici lavoratori dalla lontana Alaska, dal Canada, dall’America Latina vengono in Italia per conoscere da vicino i luoghi dove nacquero i loro nonni, per rinverdire affetti e cari ricordi. “Brutium: i calabresi nel mondo”: la dizione non è un caso, ma è l’attenzione data dalla stragrande maggioranza di persone oneste e laboriose che costituiscono quella Calabria positiva di cui si deve andare orgogliosi. E’ l’Associazione che vuole unire un bacino immenso di potenziali amici se pensiamo che sono oltre tre milioni i calabresi sparsi nei cinque continenti.